Le richieste per autori e lettori, di recensioni sono momentaneamente sospese.
Resto comunque a disposizione per richieste di affiliazioni o collaborazioni con blogger, case editrici e agenzie letterarie!

lunedì 31 ottobre 2016

Recensione «I Cavalieri del Nord» di Matteo Strukul

Ciao a tutti, miei cari lettori!
È con immenso piacere che oggi pubblico una nuova recensione! Infatti, dopo varie peripezie, sono finalmente riuscita a concludere il romanzo de I Cavalieri del Nord di Matteo Strukul. Un romanzo che posso dire di aver apprezzato moltissimo e che mi ha entusiasmata dalla prima all'ultima pagina.
Ho conosciuto questo libro grazie ad un mio caro amico, che me lo regalò per il mio compleanno l'anno scorso.
Adorai fin da subito la copertina! E credo che parecchi di voi saranno d'accordo con me in questo. Ma prima di leggerne la trama fui un po' scettica, devo ammetterlo. Mi chiesi: un libro storico? Parlerà solo di guerra e scontri tra cavalieri e barbari? Rispecchierà i miei gusti e soddisferà le mie aspettative?
Ebbene, nonostante lo scetticismo iniziale, posso affermare di aver amato questa lettura, che ben si adatta tranquillamente sia per un pubblico maschile che femminile, per appassionati di romanzi storici e/o fantasy, e anche per coloro che nutrono un debole per le storie che contengono un pizzico di romance.

Titolo: I Cavalieri del Nord
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2015
Autore: Matteo Strukul
Editore: Multiplayer Edizioni
Genere: Fantasy Storico 
Prezzo di copertina: € 16,90
Pagine: 456
Disponibile anche in ebook {come sempre vi propongo qualche sito: Mondadori StoreAmazon, oppure Feltrinelli}.
Voto:


Trama

Salvato, ancora bambino, in una notte di luna e lupi, Wolf è diventato un giovane cavaliere Teutone. Cresciuto sotto la guida di Kaspar von Feuchtwangen, suo mentore e maestro, il ragazzo intraprende insieme ad altri settanta cavalieri crociati un lungo viaggio dalla Russia alla Trasnsilvania, per raggiungere e difendere il castello di Dietrichstein, ultimo avamposto della fede cristiana in una terra ormai in preda a orde di barbari e diaboliche forza oscure.
Lungo la via, fra terre addormentate in un inverno infinito, Wolf incontra Kira, che tutti credono una strega, ma che in realtà nasconde una storia di ribellione e violenza nei bellissimi occhi color temporale. La sua è una figura che getta scompiglio nella schiera Teutone, poco avvezza alla presenza femminile, che reagisce con sospetto e rabbia, ritenendo la donna responsabile delle molte sventure che costellano il lungo viaggio.
Ma niente è come sembra nell'Europa del 1240.
Fra magia e religione, passioni e tradimenti, Wolf conoscerà se stesso attraverso il sacrificio e il coraggio, fino ad affrontare una terribile guerriera che si fa chiamare La Madre dei Morti, un diabolico negromante e un Re senza corona, mentre l'amore per Kira martella il cuore aprendo ferite: perché Wolf è un cavaliere dell'Ordine e la Regola proibisce di amare una donna, soprattutto quando è una creatura irresistibile. A meno che...



La mia recensione


Come accennato prima, non conoscevo questo autore; perciò posso dire che grazie a questo libro ora è entrato a far parte dei miei autori preferiti! Ahah!
Ho apprezzato il suo stile e il suo linguaggio ricercato, ma di comunque facile comprensione allo stesso tempo.
La narrazione non è per nulla noiosa e Strukul è stato molto abile nel saper tenere sempre alto il livello di curiosità e interesse del lettore.
Anche nelle descrizioni delle strategie di guerra o dei violenti combattimenti, o delle giornate di viaggio dei personaggi, il racconto non smette di regalare attimi per cui vale la pena restare concentrati e immersi nella lettura.

Ci troviamo catapultati nell'Europa del 1240, epoca delle ormai celebri Crociate.
Wolf è un ragazzo, poco più che diciassettenne, dalle formidabili qualità e abilità combattive. Ho apprezzato molto questo personaggio, non soltanto per le sue capacità (nonostante la giovanissima età) e la descrizione fisica, ma moltissimo anche per la parte psicologica; un guerriero della Croce che ciononostante si pone innumerevoli domande sul senso di quella "Guerra Santa", che avrebbe dovuto "evangelizzare" i popoli barbari che ancora non credevano in Dio.

Diciassette anni. E si sentiva sporco. (...) Pensò di essere un carnefice. Il peggiore di tutti. Poi guardò le mani lorde di sangue. Per la prima volta da quando tutto si era interrotto si chiese se fosse stato ferito. Provò a toccarsi il viso, il petto sotto la cotta di maglia. Integro. Come se fosse rimasto a dormire in un letto caldo dalle lenzuola bianche. Eppure sopra di lui i corvi continuavano a roteare in un corteo funebre.
{ breve estratto de I Cavalieri del Nord - pag. 18 }

Anche il rapporto tra lui e il suo maestro è davvero molto suggestivo. In particolare mi è piaciuto il racconto del ritrovamento di Wolf bambino, in mezzo alla foresta, accerchiato da lupi che egli stesso stava affrontando con coraggio già così piccolo, da parte di quest'uomo così possente e benevolo di nome Kaspar. Da quell'episodio, l'uomo diede il nome al bambino.
Nonostante qualche piccola incomprensione o discussione, i due si amano molto; come padre e figlio. E molto commovente sarà una scena, che però non posso svelarvi!


«Oggi è stata la prima volta, non è vero figlio mio?» (...) Kaspar strinse l'elmo che teneva fra le mani. Poi parlò. «Consolati. Non c'è niente di peggio della prima volta. Perciò prenditi tutto il tempo che ti serve. Non c'è fretta».
«Ho avuto paura», disse Wolf. «Mi meraviglierei del contrario. Ognuno di noi ha avuto paura». «Temevo di esserne sopraffatto». «Ma non è successo». «Fortuna». «Certo, e anche determinazione e disciplina. Ho visto come combattevi». «Non ne sarei così fiero, se fossi in te». «Non si tratta di essere fieri, Wolf: è la guerra».
breve estratto de I Cavalieri del Nord - pag. 20 }

Ancora, ho trovato molto bello l'incontro tra Wolf e Kira; o meglio, il salvataggio della ragazza per mano di lui, da morte certa. Qualcosa di paragonabile al "colpo di fulmine", all' "amore a prima vista". Un'incontro.. "magico".


Rimase incantato e muto annegando nella meraviglia di quei grandi occhi blu. Gli zigomi alti e la pelle d'alabastro spiccavano in un volto talmente perfetto che se l'amore ne avesse avuto uno avrebbe senz'altro scelto quello. Su quel viso cesellato una cascata di riccioli neri, impiastrata di sudore e sangue secco, ricadeva selvaggia e lucida proprio come l'ala di uno dei tanti corvi che popolavano il legno della forca.
breve estratto de I Cavalieri del Nord - pag. 56 }

Kira. Un personaggio misterioso, molto particolare e abile nel combattimento, del quale vorremo sicuramente conoscere di più; ma l'autore ci permetterà questo solo verso i capitoli conclusivi.
Inizialmente anch'io sono rimasta un po' disorientata. La ragazza sembra essere davvero una strega dagli oscuri poteri, che sembrano condurre alcuni membri del gruppo di Teutoni, di cui Wolf fa parte, alla follia.
Infatti, una volta incontrata sul loro cammino, i Teutoni decideranno di portarla con loro a Dietrichstein, in Transilvania (una lontana roccaforte cristiana presa d'assedio da una spaventosa alleanza pagana, meta del viaggio di Wolf e i suoi compagni); così da poterla giudicare in un tribunale religioso.

Molto intense e suggestive sono poi anche le scene romantiche che fanno parte di questo romanzo. Non ce ne sono molte, ma quelle poche sanno regalare attimi di emozione capaci di far battere il cuore.
Non voglio rovinarvi la sorpresa, per cui vi propongo un breve estratto che personalmente ho trovato molto dolce (in realtà ce ne sarebbe un altro ancora più bello, ma come detto prima, non volevo rovinarvi la sorpresa! Ahah!).


Lui sentì il profumo dei suoi lunghi capelli neri. Era un odore pungente e ricco. Non sarebbe stato in grado di definirlo, sembrava una sorta di miscela d'erbe selvatiche, come se, alla fine di quella lunga storia, fosse figlia dei boschi. Ad ogni modo, quel profumo gli piaceva un sacco e non sapeva come diavolo facesse ad averlo, così, naturalmente. Le accarezzò quella gran massa di serpenti scuri e profumati, poi ci cacciò dentro il viso. Era meravigliosa. Ed era sua.
breve estratto de I Cavalieri del Nord - pag. 389 }

Anche il finale tiene col fiato sospeso e fino all'ultima pagina non riuscivo a staccare gli occhi, continuando a domandarmi: "Ce la faranno?".
Abbiamo a che fare inoltre con diversi nemici nel racconto, tra i quali: i popoli barbari (Magiari e Cumani) stretti in un'alleanza temibile, per cacciare i Teutoni dalle loro terre e riprenderne così il possesso, e in cui troveremo anche un personaggio femminile davvero molto interessante del quale vi parlerò a breve, e poi uno sciamano, curioso e misterioso personaggio dai poteri druidici in grado di comunicare con la Natura, e per il quale ho provato una grande antipatia! Ahahah! Il classico "cattivo" odioso delle storie. Il suo nome è Kam, l'uomo dei sogni e delle lacrime.
Invece il personaggio femminile di cui vi volevo parlare è un personaggio che ho molto apprezzato, nonostante fosse dalla parte dei nemici. Si tratta di Vjsna, meglio conosciuta come La Madre dei Morti; temuta da tutti per la sua fama da combattente agguerrita e senza scrupoli. Formidabile nel combattimento e dal carattere indomabile. Non ho potuto fare a meno di finir col simpatizzare per lei, nonostante la sua crudeltà mostrata più volte anche nei confronti dei suoi stessi uomini di cui è a capo (i Cumani). Crudeltà che deriva da un odio profondo verso i Teutoni, colpevoli di una indescrivibile sofferenza che da anni le incatena il cuore. Infatti, durante il racconto c'è un punto in cui avremo modo di affacciarci su un pezzo del suo passato, che ci darà modo di capire diverse cose...

Ho trovato anche molto interessanti le note finali dell'autore. Che al termine del libro spiega come e dove ha potuto reperire le informazioni che gli hanno permesso di costruire questo racconto. Scopriremo così anche delle interessanti curiosità in merito al racconto e ogni nostra domanda troverà risposta.
Un viaggio e una documentazione tali da farmi provare profonda stima e ammirazione per questo scrittore!
Un'altro particolare che mi ha fatto apprezzare molto questo libro è l'accuratezza della rilegatura in filo di refe, anziché la classica brossura, ma non solo. In particolare mi sono piaciute moltissimo le illustrazioni all'interno del libro; sia quelle che spuntavano ogni tanto tra le pagine e sia (soprattutto) quelle di fine volume, perché a colori. Una caratteristica piuttosto insolita in un romanzo. 
Vorrei quindi concludere consigliandovi caldamente questo romanzo. Un racconto ricco d'azione, mistero e romanticismo, cruente battaglie fatte di spade e sangue, intrighi e tradimenti, che tengono col fiato sospeso e che portano il lettore a divorare il libro pagina dopo pagina.
Un romanzo talmente emozionante e ricco di colpi di scena così ben descritte, da dare quasi l'idea di vedere un film.
Un romanzo che sul finale lascia un varco aperto per un probabile seguito, che spero di vedere al più presto in libreria! Lo attendo con trepidazione.

Come sempre lasciatemi un vostro parere sulla recensione e sul libro. E se lo avete letto anche voi, fatemi sapere la vostra! Sono curiosa di conoscere anche il vostro parere ^^



Giudizio finale: un fantasy-storico che appassiona pagina dopo pagina, con uno stile e dei personaggi che lasciano il segno.


Livello di "passione": tenerezze e fugaci sguardi silenziosi, ma che dicono tutto. Qualche episodio di delicata passione e dolcezza da far battere il cuore.



1 commento:

  1. Ciao Nocturnia, sono io Cocochan, ebbene sì dopo tanto sono riuscita a ritornare a vedere le novità sul blog. Sono contenta che questo libro ti sia piaciuto, nonostante tu abbia gusti diversi ma hai così potuto constatare che come genere non è male.
    Come sempre mi complimento per la tua recensione, interessante e molto chiara. Devo ammettere che non mi ha colpito molto come trama e purtroppo non mi hanno colpita molto nemmeno i pezzi di dialoghi o di descrizioni del libro. Ma non voglio dare giudizi senza averlo letto, dato che anche io ho scoperto che mi piacevano libri che non erano il mio genere e ora mi incuriosiscono anche romanzi rosa che prima non guardavo neanche. Ma non è forse questo una delle cose belle della lettura? scoprire generi letterari che non ci appartengono e che ci colpiscono e che poi ci invogliano a leggerne altri. La trovo una cosa stupenda. Quindi continuiamo entrambe così, ad ampliare i nostri orizzonti. Chissà che un giorno capiterà anche a me di leggere questo libro e di scoprire che piace anche a me ;)
    A presto, tua Coco

    RispondiElimina